SULLE cosiddette "messe di guarigione" interviene con la sua parola chiara, autorevole di maestro e pastore il nostro Vescovo Erio.
Messe di guarigione, indicazioni del vescovo Erio
Il vescovo Erio Castellucci, dopo alcuni mesi di scambio e confronto con i sacerdoti interessati, ha fissato alcuni riferimenti per riorganizzare nella Diocesi di Carpi le cosiddette “Messe di guarigione”. HA CHIESTO A DON ALBERTO BIGARELLI, DON GABRIELE BRUSCO, DON ALBERT MUTOMBO E DON EMMANUEL MUKENGE DI FARSI CARICO DI TALI CELEBRAZIONI, INVITANDO I PREDETTI PRESBITERI A PRESIEDERLE PERSONALMENTE, SENZA LA PRESENZA DI ALTRI SACERDOTI E L’ASSISTENZA DEI DIACONI.
La presidenza dovrà essere caratterizzata da una sobria semplicità, austera ed al tempo stesso elegante, prevedendo in ogni celebrazione momenti ben distinti e articolati: si inizia con la celebrazione dell’Eucaristia secondo le norme dell’attuale messale, senza aggiunte particolari e senza esclusioni, cui segue un tempo congruo di Esposizione e di adorazione che prolunga la celebrazione eucaristica di apertura. In questo spazio i partecipanti che si ritengono particolarmente bisognosi dell’aiuto speciale del Signore possono avvicinarsi al sacerdote celebrante e chiedere l’imposizione delle mani.
Situazioni particolari conseguenti, quali ad esempio quelle definite “riposo nello spirito”, non sono escluse ma nemmeno debbono essere a tutti i costi ricercate. La sobrietà e la chiarezza dei gesti e della ritualità devono rendere evidente a tutti che la forza sperimentata in queste celebrazioni viene dall’Eucaristia celebrata e dalla forza delle preghiere dei partecipanti: non si deve lasciare erroneamente immaginare che particolari riti o formule possano “accrescere” il valore della celebrazione della Messa stessa.
(Dal sito diocesano, con note esplicative)