Lo Staff del Forum dichiara la propria fedeltà al Magistero. Se, per qualche svista o disattenzione, dovessimo incorrere in qualche errore o inesattezza, accettiamo fin da ora, con filiale ubbidienza, quanto la Santa Chiesa giudica e insegna. Le affermazioni dei singoli forumisti non rappresentano in alcun modo la posizione del forum, e quindi dello Staff, che ospita tutti gli interventi non esplicitamente contrari al Regolamento di CR (dalla Magna Charta). O Maria concepita senza peccato prega per noi che ricorriamo a Te.
Pagina 6 di 10 PrimaPrima ... 45678 ... UltimaUltima
Risultati da 51 a 60 di 92

Discussione: Cronaca della Diocesi di Carpi - Anno 2023

  1. #51
    Cronista di CR L'avatar di Carpense
    Data Registrazione
    Nov 2014
    Località
    Carpi
    Messaggi
    3,641

    A che punto siamo con il Cammino Sinodale?

    ASCOLTARE LO SPIRITO CHE CI PARLA

    Ne hanno discusso i referenti diocesani nel corso dell’Assemblea nazionale che si è svolta a Roma. A guidarla il nostro vescovo Erio Castellucci

    "Fare memoria di una serie di eventi a diversi livelli, universale, europeo, italiano e locale”. L’occasione è data dall’Assemblea nazionale dei referenti diocesani del Cammino sinodale, svoltosi l’11 e 12 marzo a Roma. Un percorso declinato nelle diverse realtà ecclesiali italiane che ha visto la partecipazione di oltre 250 referenti con 147 diocesi rappresentate, per la diocesi di Carpi erano presenti i Simone Ghelfi e Laura Lamma. Un momento atto non “creare delle esperienze che poi vengono archiviate”, come ha detto il presidente del Comitato nazionale del Cammino sinodale, mons. Erio Castellucci, ma con “lo scopo di creare uno stile e strutture nuove di Chiesa, delle prassi che possano creare ponti con i nuovi mondi”.
    Candido: Assumere un pensiero superiore
    “La sapienza è la bussola nei percorsi della vita: ‘Ella infatti tutto conosce e tutto comprende: mi guiderà con prudenza nelle mie azioni. Così vennero raddrizzati i sentieri di chi è sulla terra; gli uomini furono istruiti in ciò che ti è gradito e furono salvati per mezzo della sapienza’ (Sap 9,11.18). Non è una teoria, ma una prassi: ha a che vedere con le decisioni da prendere”. A dirlo è stato don Dionisio Candido, responsabile del Settore dell’apostolato biblico dell’Ufficio catechistico nazionale. Nella sua introduzione spirituale sulla fase sapienziale don Candido ha sottolineato che “la sapienza salva, perché illustra la volontà di Dio sulle cose e consente a ciascuno di essere se stesso, libero dai condizionamenti esterni ed interiori e quindi lo rende capace di decidersi e di decidere per il bene”. Allo stesso tempo la sapienza “serve a raddrizzare i sentieri della vita, che talora sono tortuosi o rendiamo tortuosi” e pertanto va “chiesta in dono” perché “per apprendere la sapienza biblica bisogna avere l’umiltà di assumere un pensiero superiore, quello di Dio. Nessuno può generarla da sé: c’è sempre bisogno di un altro”. Richiamando poi la cosiddetta “preghiera di Salomone”, don Candido ha rimarcato come “la sapienza si ottiene soltanto chiedendola a colui che solo può condividerla: a Dio”. “Se vuoi essere sapiente prega per ottenerla”.
    Castellucci: Tutti siamo popolo di Dio.
    “Adottare un’ottica di ascolto, non più solo dell’altro, ma di ciò che lo Spirito dice alle Chiese. Dobbiamo porci in un atteggiamento di ascolto profondo, non funzionale a una risposta immediata, ma che si lascia raggiungere ed eventualmente provocare e ferire dalla domanda. Lo Spirito ci parla così”. A suggerirlo è stato mons. Erio Castellucci che nel suo intevento ha affermato: “La sapienza della Chiesa e della Scrittura ci consigliano momenti di lettura e ascolto profondo, vincendo la tentazione di arrivare subito a una risposta immediata, questo quando raggiunge più persone diventa discernimento comunitario. Come Chiesa e come comunità dobbiamo svolgere un servizio di tramite tra il Vangelo e il mondo, come suggerisce il Concilio Vaticano II. Dobbiamo indossare uno zaino che ci consenta di camminare con i fratelli e le sorelle”. Per il presule “tutti siamo popolo di Dio e unti dallo Spirito, e il compito della Chiesa è quello di mantenere l’aggancio con la dottrina degli apostoli e con l’autenticità del Vangelo”. Ascoltiamo quindi “lo Spirito che ci parla” ha ribadito mons. Castel-lucci richiamando un punto dell’enciclica Redemptoris Missio di Giovanni Paolo II in cui il Pontefice scrisse: “Lo Spirito si manifesta in maniera particolare nella Chiesa e nei suoi membri; tuttavia, la sua presenza e azione sono universali, senza limiti né di spazio né di tempo”.
    Mura: Coinvolte tutte le parti della Chiesa universale
    Lo ha detto mons. Antonio Mura, vescovo di Nuoro e di Lanusei, di ritorno da Praga dove ha guidato la delegazione italiana all’Assemblea continentale del Cammino sinodale, dove si è dato “grande spazio all’ascolto delle persone presenti e delle esperienze che portavano dai loro territori (dalla Russia, all’Ucraina, passando dalla Turchia e da Malta, arrivando al Portogallo fino all’Irlanda, ai Paesi nordici e alla Germania). Un ascolto vissuto come conversazione spirituale, metodo che conosciamo e che ha contraddistinto anche il nostro cammino”. “Il metodo scelto e quindi proposto, credo abbia dato spazio allo Spirito santo di essere protagonista, e questo conferma che la metodologia non è solo tecnica ma può favorire una autentica esperienza di Chiesa. Da questo scenario – ha precisato mons. Mura – è emersa prepotentemente la bellezza e la complessità dell’Europa in questo momento. La bellezza rappresentata dalla diversità delle storie, delle culture, dei riti e delle tradizioni, non solo quindi della lingua. La complessità emerge dalla velocità diversa con la quale camminano i Paesi e i territori, anche nella vita di fede; questo comporta valutazioni e orizzonti spesso non assimilabili, ma comunque sempre reali e da rispettare senza pregiudiziali”. In tal senso, mons. Mura ha sottolineato “l’importanza di dare sempre più spazio nelle comunità alla Parola, all’Eucaristia e al silenzio” e “la necessità di una Chiesa che in ogni parte d’Europa sia accogliente ed includente verso tutti”.
    All’evento è intervenuto Gioele Anni, membro del Comitato nazionale del Cammino sinodale che ha presentato il lavoro svolto nei due anni dai Cantieri di Betania del Cammino sinodale. “Cantieri che non hanno data di scadenza e sono sempre aperti in un’ottica di circolarità e non linearità. I Cantieri difatti sono già esperienza di Chiesa sinodale per mettere in pratica quello stile nuovo in cui l’esperienza del territorio innervano le realtà nazionali e globali”.
    _________________
    FONTI : Andrea Regimenti - Agenzia SIR - Da "Notizie", settimanale diocesano del 19.03.2023
    (Siciliani-Gennari Sir)
    Virtus ex Alto

  2. #52
    Cronista di CR L'avatar di Carpense
    Data Registrazione
    Nov 2014
    Località
    Carpi
    Messaggi
    3,641

    Aggiornamenti sulla ricostruzione post sisma

    Un impegno gravoso non ancora concluso

    L’UFFICIO PATRIMONIO IMMOBILIARE DELLA DIOCESI DI CARPI RENDE NOTI ULTERIORI AGGIORNAMENTI RIGUARDANTI LA RICOSTRUZIONE POST-SISMA DEL PATRIMONIO DELLA DIOCESI DI CARPI E IL LAVORO FATTO NEGLI ULTIMI MESI DALL' UFFICIO DIOCESANO PATRIMONIO IMMOBILIARE.

    Chiuse le istanze per accedere ai finanziamenti pubblici - LA PROCEDURA RIGUARDA LE PRIME CHIESE RIAPERTE DOPO IL SISMA

    Decisiva nei progressi della ricostruzione è sicuramente la riapertura delle chiese, anche se l’iter di ricostruzione esige un lungo lavoro “di carte e documenti” fondamentale per accedere ai finanziamenti pubblici. Queste necessarie procedure danno accesso a due passaggi fondamentali: prima la liquidazione dei saldi e successivamente il decreto che fissa la conclusione dell’iter di ciascuna pratica.
    Per quanto riguarda le chiese ricomprese fra le “ordinanze 83”, ovvero quel gruppo di chiese per cui, nel 2012, era stato avviato un percorso prioritario di ricostruzione, è stata finalmente consegnata la documentazione finale che permette di chiudere le istanze. In concreto si tratta delle chiese della Purificazione della Beata Vergine Maria a Panzano, di San Pietro in Vincoli a Limidi, di Santa Maria Bianca a Vallalta, di Sant’Antonio da Padova a Sant’Antonio in Mercadello, di Sant’Agata Vergine e Martire a Cibeno (chiesa antica), dell’Invenzione della Santa Croce nella omonima frazione, e di San Bernardino da Siena a Carpi. Resta da completare la consegna della pratica della chiesa di San Zenone a Rolo, per la quale è ancora in corso la verifica della documentazione, che si è rilevata particolarmente complessa.
    Altre chiese o edifici che non godevano del percorso prioritario sopra citato, per le quali si è ottenuta la liquidazione dei saldi sono la chiesa di Sant’Ignazio a Carpi, sede del Museo diocesano, il Duomo di Mirandola, il Santuario della Madonna di Ponticelli a San Marino di Carpi, l’asilo Filomena Budri a Mortizzuolo di Mirandola, il Centro Emmaus a Novi, e le chiese della Madonna della Neve a Quartirolo di Carpi e del Corpus Domini a Carpi. Per questi edifici ora elencati si è aperta perciò la possibilità di conseguire il Decreto finale.

    Per la chiesa del Santissimo Crocifisso di Carpi, si è manifestata la necessità di integrare la documentazione a sostegno della già avvenuta liquidazione del saldo. Solo in seguito si potrà procedere per ottenere il Decreto di chiusura della pratica.
    _______________________________
    Dal sito della Diocesi (con adattamenti)
    Virtus ex Alto

  3. #53
    Cronista di CR L'avatar di Carpense
    Data Registrazione
    Nov 2014
    Località
    Carpi
    Messaggi
    3,641

    Il ritorno a Dio di Don William Ballerini

    LUTTO NELLA CHIESA DI CARPI PER LA MORTE DI DON WILLIAM BALLERINI

    AL TRAMONTO DI DOMENICA 26 MARZO, DON WILLIAM BALLERINI SI È SPENTO PRESSO LA CASA DEL CLERO DI CARPI DOVE ERA OSPITE DA DIVERSI ANNI.
    LE ESEQUIE SARANNO CELEBRATE DAL VESCOVO ERIO CASTELLUCCI OGGI MARTEDÌ 28 MARZO, ALLE 14.30, NELLA CATTEDRALE

    Il Vescovo di Carpi Mons. Erio Castellucci con i Presbiteri e i Diaconi della Diocesi affidano a Cristo Sacerdote e Buon Pastore
    il Can. Don William Ballerini, che ha concluso la sua esistenza terrena, donata generosamente al servizio del Signore e dei fratelli nella Chiesa di Carpi.
    Lo affida alla misericordia del Padre e alla preghiera di quanti lo hanno incontrato nelle diverse tappe del suo lungo ministero.

    Dopo le esequie in Cattedrale, la salma sarà portata a San Martino Spino per un momento di preghiera, che comincerà intorno alle 16:30.
    Poi il corpo verrà inumato nel cimitero di San Martino Spino.

    Don William Ballerini si è spento al tramonto di domenica 26 marzo presso la Casa del Clero di Carpi dove era ospite da diversi anni. Don William aveva 83 anni, era nato infatti a San Martino Spino il 26 gennaio 1940. Ordinato sacerdote il 29 giugno 1966 dal Vescovo monsignor Artemio Prati. Nei primi anni di sacerdozio ricopre diversi incarichi, cappellano a Novi, Quarantoli, San Possidonio, Mortizzuolo, poi la prima esperienza come parroco “vicino a casa” a Gavello nel 1974. Seguono altri trasferimenti segno di una totale disponibilità e obbedienza Santa Croce, Gargallo, Sant’Antonio in Mercadello poi rettore della Chiesa dell’Adorazione, assistente spirituale dell’Apostolato della Preghiera. Nel 2003 è il vescovo Elio Tinti che affida a don William la “sua” parrocchia di San Martino Spino fino a che le condizioni di salute gli hanno consentito di sostenere le fatiche del ministero.

    Trasferitosi a Carpi è stato apprezzato confessore penitenziere in Cattedrale , sempre disponibile inoltre alle collaborazioni
    con i Parroci che a lui si rivolgevano, particolarmente per sostituzioni e cerimimonie particolari.
    _______________________________
    Dal sito della Diocesi, con adattamenti
    Virtus ex Alto

  4. #54
    Cronista di CR L'avatar di Carpense
    Data Registrazione
    Nov 2014
    Località
    Carpi
    Messaggi
    3,641

    Ritorna la tradizionale Via Crucis per le vie di Carpi. In preghiera per la pace

    Via Crucis cittadina e preghiera per la pace


    VENERDÌ 31 MARZO, ALLE ORE 21, A CARPI, SI TERRÀ LA VIA CRUCIS CITTADINA DEDICATA AL TEMA DELLA PACE, CON PARTENZA DALLA CHIESA DI SAN BERNARDINO DA SIENA.

    Il percorso si svilupperà lungo via Trento Trieste, via Berengario, via Fassi, corso Fanti. Arrivo in Cattedrale. Nel cammino della Via Crucis sarà inclusa una sosta presso il Seminario vescovile in corso Fanti per rendere partecipi due realtà preziose per la Chiesa di Carpi, i sacerdoti ospiti della Casa del Clero e le Sorelle Clarisse. Le meditazioni saranno in parte a cura delle Clarisse, alternandosi a preghiere composte dai Papi e salmi sul tema della pace.

    - Dal sito diocesano - (Testo adattato)
    Virtus ex Alto

  5. #55
    Cronista di CR L'avatar di Carpense
    Data Registrazione
    Nov 2014
    Località
    Carpi
    Messaggi
    3,641

    Domenica delle Palme in città

    Domenica delle Palme, Processione e Messa con il Vescovo Erio

    Domenica 2 aprile, alle 10.15, presso la chiesa di Santa Chiara a Carpi, partirà la processione nella Domenica delle Palme, con arrivo in Cattedrale.

    A PRESIEDERE SARÀ IL VESCOVO ERIO CASTELLUCCI, CHE, A SEGUIRE, SEMPRE IN CATTEDRALE, CELEBRERÀ LA SANTA MESSA.

    Come da tradizione, nella ricorrenza di questa domenica, la Chiesa di Carpi, insieme alle Sorelle Clarisse del monastero in corso Fanti, fa memoria della vocazione di Chiara d’Assisi, che, appunto nella sera della Domenica delle Palme del 1211, lasciò la casa paterna per consacrarsi a Dio, nella sequela di San Francesco.
    _________________
    - Dal sito diocesano -
    Virtus ex Alto

  6. #56
    Cronista di CR L'avatar di Carpense
    Data Registrazione
    Nov 2014
    Località
    Carpi
    Messaggi
    3,641

    Settimana Santa, le celebrazioni nella Cattedrale


    (A.Begarelli, Cattedrale di Carpi - Scatto di Carpense)


    QUESTO IL PROGRAMMA DELLE CELEBRAZIONI CHE SI TERRANNO A CARPI IN PREPARAZIONE ALLA PASQUA E DURANTE LA SETTIMANA SANTA.

    Venerdì 31 marzo
    Dalle ore 21.00: Via Crucis cittadina. La celebrazione sarà dedicata al tema della pace, con partenza dalla chiesa di San Bernardino da Siena. Il percorso si svilupperà lungo via Trento Trieste, via Berengario, via Fassi, corso Fanti. Arrivo in Cattedrale.

    Domenica 2 aprile
    Ore 10.15: Processione con le palme dalla chiesa di Santa Chiara in corso Fanti. Arrivo in Cattedrale. Santa Messa. Presiede il vescovo Erio Castellucci

    Quarantore di Adorazione
    Domenica 2 aprile: dalle 12 alle 18
    Lunedì e Martedì Santo: dalle 9.30 alle 22
    Mercoledì Santo: dalle 9.30 alle 12

    Mercoledì Santo 5 aprile
    Ore 20.30: Santa Messa Crismale
    Presiede il vescovo Mons. Erio Castellucci

    TRIDUO PASQUALE
    Ore 9.00: Lodi mattutine e Ufficio delle Letture

    Giovedì Santo 6 aprile
    Ore 19.00: Santa Messa in Coena Domini
    Presiede monsignor Gildo Manicardi, vicario generale
    Ore 21.00: Spazio di silenzio e adorazione

    Venerdì Santo 7 aprile
    Ore 19.00: Solenne Adorazione della Croce
    Presiede monsignor Gildo Manicardi, vicario generale

    Sabato Santo 8 aprile
    Tutto il giorno possibilità di confessarsi
    Ore 21.30: Solenne Veglia Pasquale
    Presiede monsignor Gildo Manicardi, vicario generale

    DOMENICA 9 APRILE – PASQUA DI RESURREZIONE
    ORE 10.45: SANTA MESSA
    PRESIEDE IL VESCOVO ERIO CASTELLUCCI

    Confessioni
    Giorni feriali: 7,30-8,30: don Massimo Dotti; 8,30- 10: don Carlo Malavasi; 10-12 e 17-19: don Rino Bottecchi
    Sabato: 10-12 e 17-19: don Rino Bottecchi; 8
    _________________
    Fonte: sito diocesano
    Virtus ex Alto

  7. #57
    Cronista di CR L'avatar di Carpense
    Data Registrazione
    Nov 2014
    Località
    Carpi
    Messaggi
    3,641

    Celebrata nella Basilica Cattedrale la Domenica delle Palme

    https://youtu.be/s3_Tg5Scez4

    Domenica 2 aprile presso la chiesa di Santa Chiara a Carpi ha avuto inizio la celebrazione della Domenica delle Palme che apre la Settimana Santa. Il vescovo Erio Castellucci ha prima guidato la processione sotto una leggera pioggia e poi in Cattedrale ha presieduto la Santa Messa. Dopo la lettura a più voci del racconto della passione e morte del Signore il Vescovo ha affidato ai presenti un breve pensiero che si è concluso con l’invito a vivere la Settimana Santa non come Giuda che con il suo tradimento si è chiuso nella disperazione ma piuttosto come Pietro che si è aperto alla misericordia del Signore. Nel video-servizio le parole del vescovo Erio.
    ______________________________
    Testo e video tratti dal sito diocesano
    Virtus ex Alto

  8. #58
    Cronista di CR L'avatar di Carpense
    Data Registrazione
    Nov 2014
    Località
    Carpi
    Messaggi
    3,641

    Messa crismale presieduta dal vescovo diocesano Erio Castellucci

    MERCOLEDÌ 5 APRILE, ALLE 20.30, IN CATTEDRALE A CARPI, L'ARCIVESCOVO METROPOLITA E VESCOVO DI CARPI MONS. ERIO CASTELLUCCI PRESIEDERÀ LA SANTA MESSA CRISMALE CONCELEBRATA DAI SACERDOTI DELLA DIOCESI.

    E’ questo un momento fondamentale della Settimana Santa perché apre, con una liturgia in cui sono benedetti gli oli sacri, il Triduo Pasquale che ogni comunità parrocchiale celebra poi riunita intorno al proprio parroco.

    Durante la Messa, come da tradizione, si ricorderanno i sacerdoti dei quali nel 2023 ricorrono particolari anniversari di ordinazione: quest’anno un unico anniversario degno di rilievo, il 70° di ordinazione del venerando canonico don Benito Poltronieri, decano del clero carpigiano.
    ________________________________
    - Dal sito diocesano (con adattamenti) -
    Virtus ex Alto

  9. #59
    Cronista di CR L'avatar di Carpense
    Data Registrazione
    Nov 2014
    Località
    Carpi
    Messaggi
    3,641

    Visita pasquale ad aziende del territorio diocesano


    (Scatto di Carpense)

    Si rinnova una bella consuetudine, ormai divenuta tradizione

    IL RITO DELLE BENEDIZIONI PASQUALI NELLE REALTÀ DEL TERRITORIO

    Si stanno svolgendo in questi giorni le benedizioni dei dipendenti e dei datori di lavoro nelle fabbriche, in occasione della Pasqua. Come da tradizione, il vicario generale della diocesi di Carpi, monsignor Ermenegildo Manicardi, farà visita a varie realtà del territorio: fabbriche, imprese, enti, associazioni e anche alle forze dell’ordine, per portare, oltre alla benedizione pasquale, un saluto e confrontarsi con i protagonisti del mondo del lavoro.
    ______________________________________
    Ripreso con adattamenti da "Notizie" 2.04.2023
    Virtus ex Alto

  10. #60
    Cronista di CR L'avatar di Carpense
    Data Registrazione
    Nov 2014
    Località
    Carpi
    Messaggi
    3,641

    Omelia Santa Messa Crismale

    Basilica Cattedrale di Carpi - 5 aprile 2023

    L'Omeia Crismale del Vescovo Erio Castellucci

    "Questo è il salto che Gesù invita a compiere: non il passaggio da uno scritto ad un altro, ma il passaggio da una parola scritta alla parola fatta carne".

    << “A Nazaret, dove era cresciuto”. È la terza volta che Luca allude alla “crescita” di Gesù. Dopo la presentazione al Tempio, Maria, Giuseppe e Gesù avevano fatto ritorno a Nazaret dove “il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui” (2,40). Una dozzina di anni dopo, una volta ritrovato nel Tempio e riportato a Nazaret, “Gesù cresceva in sapienza, età e grazia davanti a Dio e agli uomini” (2,52). E infine, nel Vangelo di oggi, tornato ormai trentenne dal deserto di Giuda nella sua patria, “venne a Nazaret dove era cresciuto” (4,16). Tre riferimenti alla crescita di Gesù, espressi con tre verbi diversi ma sinonimi: il primo con la sfumatura di “aumentare”, il secondo di “progredire” e il terzo di “allevare”. Nazaret è dunque, decisamente, il villaggio della crescita di Gesù. Non solo della crescita anagrafica e fisica, ma anche della crescita intellettuale e spirituale. Luca non presenta Gesù, a differenza di qualche Vangelo apocrifo successivo, come un bimbo prodigioso, una divinità racchiusa nel corpo di un bambino, un essere completamente cosciente della propria divinità e capace di dire e fare cose straordinarie fin dall’inizio. Per Luca, come per gli altri evangelisti, Gesù è davvero il Figlio di Dio fatto uomo; il corpo non è l’involucro nel quale parla e agisce Dio, ma è la dimensione umana di Gesù; lui davvero cresce fisicamente e matura intellettualmente e spiritualmente. Nazaret ha segnato la vita concreta del Figlio di Dio che è anche figlio di Maria, ha inciso la sua quotidianità nella carne di Gesù. Il Messia è anche il frutto del villaggio di Nazaret: ne ha respirato l’aria e la polvere, ha vissuto il clima e le relazioni del paese, ne ha mangiato i cibi e bevuto l’acqua, ha lavorato il legno e ha pregato nella sua sinagoga.
    Infatti, lo troviamo proprio nella sinagoga di Nazaret, colto da Luca in un gesto consueto: “secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere”. Un tocco quotidiano, quasi domestico, che però sprigiona subito un gesto straordinario: lasciando tutti stupiti, dopo avere letto un passo di Isaia 61 dal sapore messianico, disse: “Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato”. Fine della predica, la più corta della storia – Gesù si rifarà poi sui tempi dell’omelia con i discepoli di Emmaus – ma anche la più incisiva della storia. Quella predica infatti distoglieva dal testo scritto e concentrava l’attenzione su di lui; spostava lo sguardo dal rotolo al corpo, dalla pergamena alla carne. Il compimento della Scrittura di Isaia, infatti, non è una nuova Scrittura, ma una persona in carne e ossa, lui stesso. Questo è il salto che Gesù invita a compiere: non il passaggio da uno scritto ad un altro, ma il passaggio da una parola scritta alla parola fatta carne. Uno scritto è statico, si può al massimo deturpare e restaurare; un corpo è dinamico, cresce e diminuisce.
    Gesù ha terminato di crescere, ora che si è finalmente dichiarato Messia? Certamente no. Gesù continuerà a compiere nel suo corpo le Scritture, fino al momento in cui, sulla croce – come ci informa il Quarto Vangelo – dirà: “è compiuto” (Gv 19,30). Il compimento delle Scritture comincia nella sinagoga a Nazaret e culmina sul Golgota a Gerusalemme, per sfociare – come dirà Gesù stesso ai discepoli di Emmaus, nella predica lunga – nella risurrezione il terzo giorno. Gesù continua a crescere per tutta la vita: comincia a crescere nel grembo di Maria, con il suo corpo umano, il giorno dell’Annunciazione e finisce di crescere nel grembo del Padre, con il suo corpo trasfigurato, il giorno dell’ascensione. Crescendo non solo fisicamente, ma anche nella mente e nello spirito, Gesù “impara”. La Lettera agli Ebrei, con la sua cristologia dinamica, riassume in poche parole i progressi di Gesù: “benché Figlio, imparò l’obbedienza dalle cose che patì” (5,8). Che cosa patì? Proprio quelle esperienze che, in quanto Messia, era venuto ad alleviare: la povertà, la prigionia, l’oppressione, il buio del dolore. Le “patisce”, non le aggira, non le evita; le attraversa, perché chi ama condivide fino in fondo. Sulla croce così “è compiuto” davvero tutto: sia l’obbedienza al Padre, in un atto di completo affidamento, sia l’assimilazione ai fratelli, in un atto di condivisione totale. La missione stessa di Gesù, dunque, lo fa crescere. Il Figlio di Dio si lascia plasmare anche dalle esperienze umane, dall’incontro con le persone, dalle prove della vita, dalle gioie di ogni giorno.
    Se non sono riuscito ad imitare la brevità della predica a Nazaret, non vorrei nemmeno rischiare la lunghezza di quella verso Emmaus. Chiudo allora velocemente, chiedendo per noi, ministri della Chiesa, di vincere il timore di “crescere”, di lasciarci plasmare dalle esperienze pastorali, dalle persone e dagli avvenimenti. Non siamo e non dobbiamo essere banderuole che cambiano direzione con il vento, ma nemmeno pali di cemento fissi e insensibili ad ogni possibile integrazione. Le eccessive rigidità, da qualsiasi parte vengano – da atteggiamenti ultraconservatori come ultra-innovatori – creano divisione nel corpo ecclesiale, che è poi il corpo di Cristo in continua crescita. Fanno male sia le membra paralizzatesi nel loro eccessivo tradizionalismo, sia quelle gonfiatesi nel loro eccessivo progressismo; entrambe difettano di quell’umiltà necessaria per crescere insieme: quell’umiltà che Gesù ci ha chiesto di imparare da lui, “mite e umile di cuore” (cf. Mt 11,29) e che lui ha testimoniato continuando sempre a imparare e a crescere. >>
    _________________
    Dal sito della Diocesi
    Virtus ex Alto

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
>