Io credo che la spiegazione stia proprio qui, e cioè i fatti probabilmente non sono così chiari come appaiono all'esterno.
Con ciò non intendo dire che quanto sappiamo non corrisponda a verità, anzi conoscendo un po' il personaggio penso proprio che sia avvenuto quanto si dice. Mi capitò di andare con un gruppo di persone al Centro (non per mia volontà perché a me non piace la sua arte, ma gli altri volevano andarci e avendo un aggancio ci siamo andati), ci accolsero molto cordialmente ma lui, seppur avvisato, non si presentò, e tutta la visita era incentrata sull'assunto che lui è la divina mente e gli altri le mani e noi, ovviamente, potevamo vedere solo le mani. Quindi che vi fosse costruita intorno a lui una forte aura "mistica" è indubbio. Fra l'altro, ciliegina sulla torta, alla fine concesse udienza solo a una persona, che gli aveva portato un regalo, tutti gli altri fummo invitati gentilmente ad attendere fuori dalla porta (un comportamente davvero disgustoso).
Tuttavia non posso non dire obiettivamente che in situazioni del genere io avrei difficoltà a giudicare bene i fatti, perché si basano su testimonianze e controtestimonianze, e decidere chi ha ragione non è una cosa così immediata, perché se una delle parti dice la verità l'altra mente, o addirittura entrambi mentono non raccontando la realtà ma esagerandola da un lato, o ancora entrambi dicono la verità dal loro punto di vista (con parti non intendo Rupnik e le accusatrici, ma le diverse tipologie di testimoni). E chi giudica si trova a dover comprendere chi stia dicendo la verità o chi stia dicendo "più verità", o chi non stia mentendo. Insomma una situazione davvero assai complessa.
Fra l'altro, poi, si parla di persone adulte, e lì per poter inequivocabilmente definire il reato si dovrebbe provare anche che le vittime erano, in qualche misura, obbligate e in questo caso si vorrebbe parlare di plagio o circonvenzione. Ma per parlare di queste cose si deve provare che la vittima ha una qualche carenza, che la rende vulnerabile e plagiabile, ma difficilmente questo può avvenire quando le stesse vittime si esibiscono in titoli altisonanti (come la lettera poc'anzi citata), della quale fra l'altro non comprendo per quale motivo esibiscano quei titoli nelle firme, cosa vorrebbero dimostrare?
Per cui penso sia lecito pensare che nell'esposizione completa della questione sia emersi elementi contrastanti e si sia scelta una posizione più garantista. L'errore sta nel fatto che i procedimenti, compresa tutta la fase istruttoria e l'indagine, non sono pubblici (ma si sa che è così, non è questo il primo caso).
Un'ultima cosa voglio dire su questo continuo riferimento all'8x1000: la minaccia di non dare più l'8x1000 alla Chiesa, che ogni tanto riciccia sul nostro forum, mi fa pensare a quei giorni innocenti e ilari della Scuola Materna, quando, per qualche piccolo alterco, partiva la solita minaccia: e io non ti faccio giocare più con le mie macchinette.
Fra l'altro la maggior parte dell'8x1000 è destinato alla carità e alle opere di restauro, conservazione e edificazione di chiese e locali ad uso ecclesiastico. Non devolverlo alla Chiesa non farebbe altro che abbassare la cifra da poter devolvere a tali scopi, con il risultato di avere meno possibilità di aiutare i bisognosi e chiese più fatiscenti (come se ne avessimo poche!).
vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia – permettete a Cristo di parlare all’uomo.
https://twitter.com/matteomatzuzzi/s...54168006181179
Matteo Matzuzzi
@matteomatzuzzi
Le ragioni del diniego dell'integerrimo cardinale Ladaria a partecipare al Sinodo andrebbero spiegate. Non è accettabile che su questo clamoroso "no, grazie" detto al Papa aleggi lo spettro della penosa vicenda Rupnik, riabilitato dal Vicariato di Roma con un comunicato surreale
Può essere che c’entri il fatto che per la giustizia civile i reati commessi da Rupnik sono prescritti? In effetti, «la prescrizione, come modo di acquistare o di perdere un diritto soggettivo e anche di liberarsi da obblighi, è recepita dalla Chiesa quale si trova nella legislazione civile della rispettiva nazione» (CJC, can. 197), anche se non so – non sono un canonista – se il canone in questione possa applicarsi nel presente caso.
Concordo. Capisco il disappunto, ma non mi pare il caso di sbandierarlo ai quattro venti, né di screditare pubblicamente il Papa (la cui condotta sicuramente ha un senso, anche se noi magari non lo comprendiamo).
«Chi ha conservato la fede in Dio non ha perduto niente,
quand’anche avesse perduto il resto del mondo» (Axel Oxenstierna).
Il crimine "canonico" rimane anche laddove la giustizia civile non possa procedere per causa di prescrizione, semplicemente perché la prescrizione non cancella il reato stesso ma crea un limite entro cui la giustizia civile può intervenire.
Quindi escluderei questa ipotesi dal caso. Io credo che sia stato difficile a chi ha dovuto giudicare la questione capire dove stava la verità o in che percentuale ciò che è stato narrato da parte e controparte sia vero.
vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia – permettete a Cristo di parlare all’uomo.
Buonasera, una domanda per gli esperti. Si parla molto della rimozione della scomunica da parte (si presume) del Papa, sempre in relazione ai casi di abuso. Vorrei chiedere a chi ne sa: la scomunica in cui Rupnik era incorso - se non sbaglio per assoluzione del complice di peccato sessuale - c'entra qualcosa con i casi di abuso eventualmente noti? grazie
Intanto pare che p. Rupnik sia stato incardinato in una diocesi slovena... https://www.pillarcatholic.com/p/rep...k-incardinated
Anche i questo articolo si ricorda la vicenda della scomunica poi rimessa. Ma nemmeno qui si chiarisce se vi sia un nesso tra questa vicenda e quella degli abusi....