Lo Staff del Forum dichiara la propria fedeltà al Magistero. Se, per qualche svista o disattenzione, dovessimo incorrere in qualche errore o inesattezza, accettiamo fin da ora, con filiale ubbidienza, quanto la Santa Chiesa giudica e insegna. Le affermazioni dei singoli forumisti non rappresentano in alcun modo la posizione del forum, e quindi dello Staff, che ospita tutti gli interventi non esplicitamente contrari al Regolamento di CR (dalla Magna Charta). O Maria concepita senza peccato prega per noi che ricorriamo a Te.
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Discussione: Prefazi ambrosiani del Tempo di Quaresima

  1. #21
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    Sabato della terza settimana di Quaresima

    Vere dignum et iustum est, aequum et salutare,
    nos tibi semper, hic et ubique, gratias àgere,
    Domine, sancte Pater, omnipotens aetérne Deus,
    per Christum Dominum nostrum.
    Qui illuminatione fidei mundi ténebras dissipavit,
    et genus humanum, quod uterus caecum profuderat primae matris,
    incarnationis suae mystério réddidit illustratum;
    et filios adoptionis effécit,
    qui iustae damnationis vinculis tenebantur.
    Et ideo, cum angelorum turba atque sanctorum,
    hymnum laudis tibi canimus, sine fine dicéntes: Sanctus...
    È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza,
    rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo,
    a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
    per Cristo Signore nostro.
    Con la luce della fede egli ha dissipato le tenebre del mondo
    e nel mistero della incarnazione ha illuminato il genere umano,
    nato da Eva, prima madre, nella cecità del peccato.
    Così gli uomini, che erano schiavi per giusta condanna,
    sono diventàti figli di Dio.
    Memori di questo dono, con gli angeli e con i santi,
    eleviamo senza fine a te, o Padre, l’inno di riconoscenza e di lode: Santo…



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  2. #22
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    Domenica del Cieco (IV di Quaresima)
    prima proposta a scelta

    Vere dignum et iustum est, aequum et salutare,
    gratias tibi, Domine, nos reférre
    et totis sénsibus confitéri,
    quoniam per te, mundi caecitate detérsa,
    verum infirmis lumen emicuit.
    Inter multarum enim tuarum virtutum clariora miracula,
    caecum a nativitate vidére iussisti,
    in quo genus humanum, originali caligine maculatum,
    sacro figurarétur fonte recépta luce sanandum.
    Quapropter nunc et usque in saeculum,
    cum omni angelorum militia sociati,
    devota tibi mente concinimus,
    uno clamantes ore atque dicéntes: Sanctus ...
    È veramente giusto e fonte di salvezza ringraziarti, o Padre,
    e con tutti i nostri sensi renderti gloria
    perché hai lavato la cecità di questo mondo
    e ai nostri occhi ottenebrati hai fatto risplendere la luce vera,
    quando – prodigio inaudito – hai ridato la vista al cieco nato.
    Nel mendicante guarito è raffigurato il genere umano
    prima nella cecità della sua origine
    e poi nella splendida illuminazione
    che al fonte battesimale gli viene donata.
    Per questo segno della tua misericordia,
    con tutte le schiere celesti,
    cantiamo senza fine l’inno della tua lode: Santo...


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  3. #23
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    Domenica del Cieco (IV di Quaresima)
    seconda proposta a scelta

    Vere dignum et iustum est, aequum et salutare,
    nos tibi semper, hic et ubique, gratias agere,
    Domine, sancte Pater, omnipotens aetérne Deus,
    per Christum Dominum nostrum.
    Qui genus humanum, in ténebris àmbulans,
    ad fidei claritatem per mystérium incarnationis adduxit,
    et eos, qui servi peccati véteris nascebàntur,
    per lavacrum regenerationis in filios adoptionis assumpsit.
    Quapropter tunc et usque in saeculum,
    cum omni angelorum militia sociati,
    devota tibi mente concinimus,
    uno clamantes ore atque dicéntes: Sanctus ....
    È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza,
    rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo,
    a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
    per Cristo Signore nostro.
    Nel mistero della sua incarnazione egli si è fatto guida dell’uomo
    per condurlo dalle tenebre alla grande luce della fede.
    Con il sacramento della rinascita
    ha liberato coloro che nascono oppressi
    dall’antica schiavitù del peccato, elevandoli alla dignità di figli.
    Per questo mistero
    il cielo e la terra intonano adoranti un canto nuovo,
    e noi, uniti agli angeli,
    proclamiamo con voce incessante la tua lode: Santo...


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  4. #24
    Veterano di CR L'avatar di Cantore Inveruno
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    Lunedì della quarta settimana di Quaresima

    Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre,
    nos tibi semper, hic et ubíque, grátias ágere,
    Dómine, sancte Pater, omnipotens ætérne Deus.
    Et te creatórem ómnium de frúctibus glorificáre præteritis,
    et de ventúris exoráre supplíciter,
    ut, cum de percéptis non invenímur ingráti,
    de percipiendis non iudicémur indígni.
    Unde et nos, Dómine, cum ángelis et sanctis cánimus univérsis,
    ac tibi confitémur in exsultatióne dicentes: Sanctus...
    È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza,
    rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo,
    a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno
    che in Gesù Cristo elargisci al mondo ogni bene.
    È giusto glorificarti per gli aiuti del passato
    e supplicarti per le grazie future;
    è bello manifestare riconoscenza dei benefici ricevuti
    per attendere con animo meno indegno
    i doni che da te ancora speriamo.
    Con questa fiducia nel cuore, uniti agli angeli e ai santi,
    tutti insieme inneggiamo alla tua gloria: Santo...





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  5. #25
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    Martedì della quarta settimana di Quaresima

    Vere dignum et iustum est, omnipotens aeterne Deus,
    tibi in omnibus et pro omnibus semper gratias àgere,
    tuasque praedlcare vlrtutes.
    Qui per hos dies paeniténtiae salutaris
    ad sacraméntum superéminens frequentandum
    fidéles tuos multiplicata pietate succurris,
    ut, suae salutis mirabilia recoléntes,
    gratia Christi repleantur ubérrime,
    et eius méritis feliciter socientur.
    Quapropter nunc et usque in saéculum,
    cum omni angelorum militia sociati,
    devota tibi mente concinimus,
    uno clamantes ore atque dicéntes: Sanctus...
    È veramente cosa buona e giusta,
    nostro dovere e fonte di salvezza,
    rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo,
    a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
    In questo tempo di penitenza e di conversione,
    moltiplicando i segni del tuo amore,
    tu vieni incontro al tuo popolo
    perché possa celebrare il più grande di tutti i misteri
    e rivivere il mirabile evento della Pasqua,
    così da essere colmato dalla grazia di Cristo
    e reso partecipe dei suoi meriti.
    Con questa speranza nel cuore, uniti agli angeli e ai santi,
    tutti insieme cantiamo la tua gloria: Santo...





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  6. #26
    Veterano di CR L'avatar di Cantore Inveruno
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    Mercoledì della quarta settimana di Quaresima

    Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre,
    nos tibi semper, hic et ubíque, grátias ágere,
    Dómine, sancte Pater, omnipotens ætérne Deus.
    Cuius nos fides éxcitat, spes érigit, cáritas iungit.
    Cuius miserátio gratuíta purificat
    quos consciéntia reátus accusat.
    Et ídeo, cum angelórum turba atque sanctórum,
    hymnum laudis tibi cánimus, sine fine dicéntes: Sanctus...
    È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza,
    rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo,
    a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per Cristo Signore nostro.
    La fede in lui ci ravviva, ci conforta la speranza, ci unisce l’amore.
    Il suo perdono è gratuito
    e, mentre la nostra coscienza ci accusa,
    la sua misericordia ci purifica dalle colpe.
    Per questo tuo dono, uniti ai cori degli angeli,
    tutti insieme inneggiamo alla tua gloria: Santo...






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  7. #27
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    Giovedì della quarta settimana di Quaresima

    Vere dignum et iustum est, aequum et salutare,
    nos tibi semper, hlc et ubique, gratias àgere,
    Domine, sancte Pater, omnipotens aetérne Deus.
    Cuius bonitas hominem còndidit innocéntem,
    damnavit iustitia peccatorem,
    misericordia redémit errantem.
    Unde et nos, Domine, cum angelis et sanctis canimus univérsis,
    ac tibi confitémur in exsultatione dicéntes: Sanctus...
    È veramente cosa buona e giusta renderti grazie,
    Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
    La tua bontà ha creato l’uomo nell’innocenza,
    la tua giustizia per la colpa lo ha condannato,
    il tuo amore lo ha raggiunto nel suo smarrimento
    e lo ha portato a salvezza.
    E noi, conoscendo la tua misericordia,
    con gli angeli e con i santi eleviamo a te un inno di lode: Santo...




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    Ultima modifica di Ambrosiano; 24-03-2023 alle 22:20

  8. #28
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    Sabato della quarta settimana di Quaresima

    Vere dignum et iustum est, æquum et salutáre,
    nos tibi semper, hic et ubíque, grátias ágere,
    Dómine, sancte Pater, omnipotens ætérne Deus,
    per Christum Dominum nostrum.
    Qui ténebras infidelitatis a nostris méntibus effugavit,
    et lumen veritatis et gratiae
    cleménter afféctibus infudit humanis;
    ut, qui ante videbamur corde caecati,
    ipsum Dei Filium fateàmur,
    et salutis sequamur auctorem.
    Per quem maiestatem tuam adorat exércitus angelorum,
    ante conspéctum tuum in aeternitate laetantium.
    Cum quibus et nostras voces ut admitti iubeas,
    deprecamur, socia exsultatione dicéntes: Sanctus...
    È veramente cosa buona e giusta renderti grazie,
    Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
    per Cristo Signore nostro.
    Egli nel sacro fonte ha dissipato le tenebre
    che ingombravano il cuore
    e ha infuso luce di verità
    nei nostri affetti umani;
    e noi, prima ciechi nello spirito,
    ora lo confessiamo Figlio di Dio
    e lo seguiamo come unica speranza di salvezza.
    Con animo riconoscente e gioioso,
    uniti agli angeli e ai santi,
    cantiamo senza fine l’inno di gloria: Santo…



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    Ultima modifica di Ambrosiano; 24-03-2023 alle 22:21

  9. #29
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    Domenica di Lazzaro (V di Quaresima)
    prima proposta a scelta

    Vere dignum et iustum est, aequum et salutare,
    nos tibi semper, hic et ubique, gratias àgere,
    Domine, sancte Pater, omnipotens aetérne Deus,
    per Christum Dominum nostrum.
    Qui eminénti gloria maiestatis,
    mirabilia plurima perégit in terris,
    inter quae summae virtute pietatis
    quatriduanum Lazarum a nexu funeris liberavit.
    O quam magnum et salutare mystérium,
    quod per resurrectionem Lazari figuraliter designatur!
    Ille tabo corporis dissolutus
    per supérni regis impérium continuo surréxit ad vitam;
    nos quidem primi hominis facìnore consepultos
    divina Christi gratia ex inferis liberavit,
    et redivivos gaudiis réddidit sempiternis.
    Quapropter nunc et usque in saéculum,
    cum omni angelorum militia sociati,
    devota tibi mente concinimus,
    uno clamantes ore atque dicentes: Sanctus ...
    È veramente cosa buona e giusta renderti grazie,
    Padre santo, Dio di infinita misericordia.
    Gesù, tuo Figlio e redentore nostro,
    tra i molti prodigi,
    manifestò sulla terra la gloria della sua divinità,
    quando con la forza del suo ineffabile amore
    liberò dai legami di morte Lazzaro,
    già da quattro giorni cadavere.
    Grande è il mistero di salvezza
    che in questa risurrezione si raffigura:
    quel corpo, ormai in preda al disfacimento,
    d’un tratto risorse per comando dell’eterno Signore;
    così la grazia divina del Cristo libera noi tutti,
    sepolti nella colpa del primo uomo,
    e ci rende alla vita e alla gioia senza fine.
    Con questa certezza,
    uniti agli angeli e ai santi,
    cantiamo l’inno della tua lode: Santo...


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    Ultima modifica di Ambrosiano; 25-03-2023 alle 17:40

  10. #30
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    Domenica di Lazzaro (V di Quaresima)
    seconda proposta a scelta

    Vere dignum et iustum est, aequum et salutare,
    nos tibi semper, hic et ubique, gratias àgere,
    Domine, sancte Pater, omnipotens aetérne Deus,
    per Christum Dominum nostrum.
    Qui mortuus est, ut Dei gratia perpétua permanéret,
    et ad redintegranda dona caeléstia,
    quae fraude fuerant amissa maligni,
    naturam resurrectione sua ineffabiliter reformavit.
    Quapropter nunc et usque in saéculum,
    cum omni angelorum militia sociati,
    devota tibi mente concinimus,
    uno clamantes ore atque dicentes: Sanctus ....
    È veramente cosa buona e giusta,
    nostro dovere e fonte di salvezza,
    rendere grazie sempre, qui e in ogni luogo,
    a te, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
    Cristo Signore morì
    perché ci fosse serbata per sempre la vita di Dio
    e ci fosse restituito il dono celeste
    che l’inganno del Maligno ci aveva strappato.
    Egli risorse da morte
    e mirabilmente rinnovò la nostra natura.
    Per questo mistero d’amore,
    insieme con gli angeli e con i santi,
    cantiamo unanimi l’inno della tua lode: Santo...


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