Domanda che potrebbe sembrare stupida, secondo voi provare la solitudine umana è errato dato che chi crede e presume di essere in grazia non si dovrebbe mai sentire solo? E in caso, sarebbe sbagliato andare a chiedere aiuto (nell'accezione di chiedere consolazione) a qualcuno che non sia Dio?
Grazie in anticipo per la risposta. ;)
Per riguardo alla prima domanda, ti ricordo che anche i santi hanno sperimentato la solitudine, la cosiddetta notte dell'anima. E in quel caso non si trattava di sentirsi soli "umanamente" ma proprio di non riuscire più a sentire la presenza di Dio nella propria vita. E' un sentimento e anche una prova, che il cristiano deve affrontare con la preghiera: si, mi sento solo ma nel mio cuore c'è una piccola fiammella che mi dice "Il Signore è qui con te".
A riguardo della seconda domanda, è chiaro che se ci si sente umanamente soli si chiede il conforto umano, tuttavia bisogna fare attenzione a che tipo di conforto si va a chiedere, perché non si crei un rapporto falso, o, peggio, non si cada nel vizio e nel peccato.
vi prego, vi imploro con umiltà e con fiducia – permettete a Cristo di parlare all’uomo.
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