Il Papa sulle orme di Francesco il 17 giugno 2007
L'arcivescovo di Assisi: «Ratzinger incontrerà i giovani e pregherà nei luoghi del Poverello»
Di Lorenzo Rosoli
Domenica 17 giugno 2007 Benedetto XVI si recherà ad Assisi. Per Ratzinger, il primo pellegrinaggio da Papa nei luoghi del Poverello. «La visita si svolgerà nell'anno che la nostra diocesi dedica all'ottavo centenario della conversione di san Francesco - spiega l'arcivescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, Domenico Sorrentino -. Fra noi la gioia e l'entusiasmo sono grandi. E ci ha commossi la richiesta del Papa di annunciare la sua visita nel giorno dell'Immacolata: come a ribadire il grande amore di Francesco per Maria. Proprio in Santa Maria degli Angeli si chiuderà la giornata del Papa, che prima sosterà in preghiera nella Porziuncola, poi incontrerà i giovani nel piazzale della Basilica».
Il programma della visita, dunque, è già delineato?
«In linea di massima, sì - risponde Sorrentino -. Le prime tappe, nella mattinata di domenica 17 giugno, il Papa le dedicherà alla preghiera personale in San Damiano e poi in Santa Chiara. Alle 10,30 sarà nella basilica di San Francesco, dove celebrerà la Messa. Qui incontrerà i vescovi dell'Umbria e la comunità del Sacro Convento. Nel pomeriggio, nella cattedrale di San Rufino, riceverà l'abbraccio del clero e dei religiosi della diocesi. È previsto anche un incontro con le monache cappuccine tedesche, che, da cardinale, Ratzinger amava visitare quando veniva ad Assisi. Infine alle 17,30 sarà in Santa Maria degli Angeli».
Come vi preparerete all'incontro con il Pontefice? Che cosa attendete dalla sua visita?
«Il Papa sarà fra noi nell'anno che la nostra diocesi dedica all'ottavo centenario della conversione di Francesco; un percorso che va dall'ottobre 2006 all'ottobre 2007 quale prima tappa di un triennio che ho delineato nella lettera Francesco, va', ripara la mia casa, che in seguito ci vedrà impegnati sui temi della comunione e della missione. La visita del Papa ci aiuterà a riscoprire, nella prospettiva della conversione a Cristo e in Cristo, la radice più autentica della figura e del messaggio di Francesco: la sua relazione vitale con Gesù, il Crocifisso Risorto».
Da cosa nasce il desiderio di tornare alla «radice» del messaggio francescano?
«Il 31 agosto scorso, rivolgendosi ai sacerdoti della diocesi di Albano, il Papa disse loro: Francesco è e resta un modello per tutti noi, in particolare per i nostri giovani. Ma non va ridotto ad alcuni aspetti, sia pure importanti e attuali, come l'amore per la pace e per il creato; egli, prima di tutto, è un uomo convertito. In altri termini: Francesco - prima di essere apprezzato come precursore del pacifismo, dell'ambientalismo o del dialogo fra i popoli e le religioni - va compreso quale alter Christus: un uomo che si sentì talmente amato da Gesù da innamorarsene senza riserve. Una relazione d'amore che ha cambiato per sempre la sua vita. Proprio questo è il respiro dell'anno della conversione intrapreso dalla Chiesa di Assisi; un cammino che il Papa ha mostrato di apprezzare parlando, quel giorno, ai sacerdoti di Albano, e poi in altre occasioni».
In che modo la visita del Papa ad Assisi potrà rilanciare questo orizzonte?
«Attendendo di ascoltare le parole di Benedetto XVI, possiamo già pregustare il significato di alcuni suoi gesti. È un fatto eloquente, ad esempio, che nel programma della visita vi siano tre momenti per la preghiera personale: come a ribadire la centralità della relazione orante con Cristo, dell'ascolto interiore, della contemplazione».
Come stanno rispondendo, i giovani della diocesi di Assisi, all'«anno della conversione»?
«Fra Pasqua e Pentecoste, in San Damiano, si è svolto un ciclo di incontri ai quali hanno partecipato due-trecento giovani; sempre per loro abbiamo organizzato un pellegrinaggio alla Verna, che ha avuto una bella adesione. Francesco continua ad affascinare i giovani perché è l'innamorato di Cristo; per questo dobbiamo saper essere fedeli alla pienezza del suo messaggio e della sua vita, senza riduzionismi».
fonte: Avvenire, 8 dicembre 2006