come già detto, nella mia parrocchia non si é organizzato nulla, perché c'era la celebrazione in Cattedrale e il parroco é stato impegnato lì.
come già detto, nella mia parrocchia non si é organizzato nulla, perché c'era la celebrazione in Cattedrale e il parroco é stato impegnato lì.
Sono andato in seminario a Seveso e ho partecipato li.... in parrocchia non hanno organizzato nulla come sempre
Ieri sera nella mia chiesa concattedrale c'è stata una bellissima veglia di Pentecoste. Veramente un' esperienza dello Spirito.
Dall' omelia del vescovo : questa sera nessuno di noi , da me vescovo , ai sacerdoti sin all' ultimo credente in fondo alla chiesa , può uscire di qua se non rinnovato e innamorato dallo Spirito Santo.
Nella mia parrocchia c'è stata la messa prefestiva come se fosse qualunque altra domenica.
Come sempre da noi non si fa mai niente.
Spero che si possa fare qualcosa in futuro![]()
Ultima modifica di Opus iustitiae pax; 27-05-2007 alle 21:15
Quest’anno nella mia parrocchia il sabato sera si vorrebbe proporre una veglia di Pentecoste incentrata su San Paolo, in particolare sui suoi testi che trattano il tema dello Spirito Santo.
Si pensava di leggere alcuni brani dalle lettere di Paolo accompagnandoli con alcune meditazioni e/o canti e/o preghiere. La veglia dovrebbe durare mezz’ora, poi inizia la Messa di Pentecoste.
Qualcuno potrebbe darmi qualche suggerimento? I riferimenti allo Spirito Santo sono numerosissimi nelle lettere di Paolo. Quali sono i passaggi che riterreste irrinunciabili per un momento di veglia di questo tipo?
Oppure siete a conoscenza di qualche bel testo che tratta della figura di San Paolo e dello Spirito Santo, magari scritto in occasione dell’Anno Paolino che stiamo vivendo?
Vi ringrazio
Mah..mi piacciono sempre poco queste veglie fai da te laddove la liturgia ci propone un'aopportunità veramente bella e particolre e molto, molto significativa...
Sono molto ignorante in materia ma non mi sembra che la liturgia (nella fattispecie il Messale) preveda qualche cosa di particolare per la Veglia... se non la messa vespertina della Vigilia. Da ciò ne discenderebbe che ognuno debba per forza affidarsi al "fai da te", o sbaglio? A cosa ti riferisci per "opportunità veramente bella" proposta dalla liturgia?
Grazie.
Se leggi prima te ne rendi conto...comuqnue si tratta della veglia...I primi vespri integrati nella messa ed arricchiti da 4 letture più salmo ed orazione...le letture sono quelle proposte come altrenative alla prima, ma possono essere usate anche come letture delal veglia..in pratica sulla farla riga di una veglia pasquale...In fondo Pasqua e Pentecoste, sono profondissimamente legate...
http://www.maranatha.it/Festiv2/pasqB/PentecBpage.htm
Queste sono le indicazioni del messale romano:
messa vespertina nella vigilia
Questa Messa si dice la sera del sabato, prima o dopo i I Vespri della domenica di Pentecoste.
Se si ritiene opportuno fare una celebrazione prolungata, si potranno inserire i Vespri nella celebrazione della Messa con una lettura più abbondante della parola di Dio usando delle letture a scelta indicate per questa celebrazione nel Lezionario festivo secondo il modo indicato più sotto.
Per l’antifona d’ingresso vedi a pag. 239.
Se si fanno più letture, oltre le tre prescritte, si procede in questo modo:
Dopo la salmodia hanno inizio le letture.
Il lettore si reca all’ambone e proclama la prima lettura. Quindi il salmista o cantore esegue il salmo; l’assemblea risponde con il ritornello. Poi tutti si alzano, il sacerdote invita alla preghiera dicendo Preghiamo e tutti pregano per qualche momento in silenzio; il sacerdote conclude con l’orazione.
Il salmo responsoriale può essere sostituito con una pausa di silenzio; in questo caso si tralascia la pausa di silenzio dopo «Preghiamo».
Oltre alla celebrazione della Messa Vespertina con una lettura più ampia della Parola di Dio, descritta sopra da Diaconia, la Chiesa ci propone un'altra modalità per la Veglia di Pentecoste, cioè la celebrazione vigiliare dell'Ufficio delle Letture così descritta dai Principi e Norme per la Liturgia delle Ore:
Come si vede, non c'è bisogno di inventarsi chissà quale celebrazione, basta seguire le sagge indicazioni dei libri liturgici.71. Sul modello della Veglia pasquale, si introdusse nelle diverse chiese la consuetudine di iniziare con una veglia altre solennità: tra queste primeggiano il Natale del Signore e la Pentecoste. E' un uso che merita di essere conservato e promosso secondo la tradizione propria di ciascuna chiesa. (...)
73. Poiché inoltre nel rito romano, specialmente per riguardo a coloro che attendono al lavoro apostolico, l'Ufficio delle letture è sempre piuttosto breve, coloro che desiderano protrarlo, secondo la tradizione, con la celebrazione vigiliare della domenica, delle solennità e delle feste, si regolino nel modo seguente:
- si celebri anzitutto l'ufficio delle letture come è nel libro della Liturgia delle Ore fino alle letture incluse. Dopo le due letture e prima del Te Deum si aggiungano i cantici che sono indicati a questo scopo nell'Appendice del libro stesso; quindi si legga il Vangelo, seguito eventualmente dall'omelia; poi si canta il Te Deum e si dice l'orazione.
Oboedientia et Pax