
Originariamente Scritto da
SantoSubito
Fermo fermo. Metti il freno a mano e calmati.
Ok, non ho capito niente io, ti chiedo scusa. Sono mortificato del fatto che ti abbia attaccato.
Ricominciamo dall'inizio.
- Sei uno studente del corso dei ministeri istituiti della tua Diocesi, al quale attualmente non è permesso di leggere a Messa da una donna, lettrice di fatto, che ha fatto un gruppo di lettori escludendoti. Mi dispiace tanto.
- Chiedi se c'è differenza tra lettore istituito e de facto, in quanto questa donna afferma non ce ne siano. Giusta domanda, a che servirebbe allora l'istituzione se non ci sono differenze?
- Affermi che sul Direttorio della tua Diocesi viene detto "il ministro deve essere messo in condizione di poter svolgere il proprio ministero". Giusto e sacrosanto.
Poi arrivo io, brutto e cattivo, che leggendo le tue parole ho trovato facilmente la soluzione, e cioè che a Messa c'è posto per tutti...e giù di offese: "tu non mi conosci, come ti permetti, ma chi sei".
Bene, torno a dirti: hai ragione, mi sono permesso di accusare di vanagloria un tizio sconosciuto, per di più quasi ministro istituito.
Battiti sempre per il tuo ministero, leggi tutto tu perché ci sei tu*, dai la buona testimonianza di aver imparato a leggere a questo corso e mostralo a tutti. Grazie della tua perseveranza, del tuo servizio a maggior gloria di Dio e del tuo esempio.
Ma permettimi di aggiungere anche, visto che scem.o non sono e anche il rito di Istituzione lo conosco pressoché bene, che ho fatto bene a dirti: "A te è stato riconosciuto un carisma, ratificato dalla Chiesa, che ti pone come segno di evangelizzazione.
Non ti viene consegnato l'ambone, infatti: ma ti viene consegnata la Scrittura da meditare e vivere".
Buon lavoro e buon servizio.
*
(e non dire che non lo hai detto, perché hai scritto proprio ieri "in presenza del lettore o accolito le funzioni che competono a questi ministri, non possono essere espletate da altri, parli di preghiera dei fedeli, ma essa nelle messe feriali, in genere, non si recita, la preghiera dei fedeli in genere si recita la domenica, nelle feste più importanti o nelle solennità maggiori, ma non è di tutte le messe, anche il salmo responsoriale, in mancanza del cantore o salmista può essere letto dal lettore. Anche la preghiera dei fedeli è di pertinenza del lettore istituito, quando manca il diacono, che poi si voglia dare spazio anche ad altri lettori di fatto, ma non è un obbligo, nè i lettori di fatto possono reclamare il diritto di leggere")