l'anello è un simbolo molto usato nella liturgia. Possiamo distinguerne di tre tipi:
ANELLO CANONICALE
si tratta di un tipo d'anello, poi abolito da S. Pio X, usato presso i capitoli delle cattedrali. E' a forma di scudo in cui si trova inciso il blasone del canonico stesso o quello del capitolo. In assenza di blasoni era possibile incidervi immagini sacre. Alla morte del canonico, l'anello poteva rimanere di proprietà del capitolo stesso.
ANELLO EPISCOPALE
Il vescovo indossa l'anello che sancisce il legame tra lui e la Chiesa stessa.
I materiali utilizzati sono i più disparati, ma quello più frequente è l'oro.
Al centro poteva essere collocata l'arma del vescovo o una pietra a preziosa il cui colore indicava la dignità del vescovo come segue:
-ametista: color viola, vescovo
-topazio giallo, arcivescovo
-rubino o zaffiro, cardinale
Ora l'uso delle pietre è comunemente soppiantato da quello delle immagini sacre incise sul metallo nobile
ANELLO PER CHIROTECA
Era un anello simile a quello episcopale ma più largo, in modo da essere agevolmente indossato dal vescovo officianta sopra le chiroteche.
Per il suo uso è detto anche "pontificale" ed è attualmente quasi in disuso, poichè le chiroteche non sono più obbligatorie per i pontificali.
Spesso gli anelli per chiroteche avevano un meccanismo per regolarne le dimensioni:
ANELLO PISCATORIO (O DEL PESCATORE)
E' il particolare anello riservato solo al Pontefice che lo usa per suggellare i documenti pontifici. L'anelllo, a contatto con la ceralacca, imprimeva il disegno ivi raffigurato, ovvero quello di S.Pietro pescatore e permetteva una maggiore aderenza della cera sul documento in pergamena.
DALL'ANTICO PONTIFICALE ROMANO
BENEDIZIONE DELL'ANELLO
Dopo la benedizione e la consegna del Pastorale al Vescovo eletto, il Consacrante Principale procede alla benedizione dell'Anello, da consegnare all'eletto, dicendo le seguenti parole:
Oremus.
Creator, et conservator humani generis, dator gratiae spiritualis, largitor aeternae salutis, tu, Domine, emitte bene + dictionem tuam super hunc annulum; ut quicumque hoc sacrosanctae fidei signo insignitus incesserit, in virtute coelestis defensionis ad aeternam vitam sibi proficiat. Per Christum Dominum nostrum. R. Amen.
CONSEGNA DELL'ANELLO
Dopo la benedizione dell'anello, il Consacrante Principale mette l'anello sull'anulare della mano destra dell'eletto mentre dice le seguenti parole:
Accipe annulum fidei scilicet signaculum: quatenus sponsam Dei, sanctam videlicet Ecclesiam, intemerata fide ornatus, illibate custodias. R. Amen.
La celebrazione poi prosegue con l'imposizione dell'Evangeliario sulle spalle del Vescovo eletto e con la consegna dell'Evangeliario nelle mani del Vescovo eletto.Nel rito romano antico il vescovo, ricevendo l'anello, recita la seguente preghiera (dal Messale del 1962):
Cordis et córporis mei, Dómine, dígitos virtúte décora, et septifórmis Spíritus sanctificatióne circúmda.
Decora con la virtù, o Signore, le dita del mio cuore e del mio corpo, e circondami con la santificazione del tuo Spirito settiforme.
anello episcopale - XX sec. - oro e ametista
Nell'ametista è intagliata con precisione la statua della Vergine. L'anello appartenne a Carlo Rossi, vescovo di Biella fino al 1972 ed è stato donato al Santuario mariano di Oroa, il più antico del mondo che risale all'Anno 363 d.C.
ANELLO PISCATORIO
"Il secondo segno, con cui viene rappresentato nella liturgia odierna l'insediamento nel Ministero Petrino, è la consegna dell'anello del pescatore. La chiamata di Pietro ad essere pastore, che abbiamo udito nel Vangelo, fa seguito alla narrazione di una pesca abbondante: dopo una notte, nella quale avevano gettato le reti senza successo, i discepoli vedono sulla riva il Signore Risorto. Egli comanda loro di tornare a pescare ancora una volta ed ecco che la rete diviene così piena che essi non riescono a tirarla su; 153 grossi pesci: 'E sebbene fossero così tanti, la rete non si strappo" (Gv 21, 11). Questo racconto, al termine del cammino terreno di Gesù con i suoi discepoli, corrisponde ad un racconto dell'inizio: anche allora i discepoli non avevano pescato nulla durante tutta la notte; anche allora Gesù aveva invitato Simone ad andare al largo ancora una volta. E Simone, che ancora non era chiamato Pietro, diede la mirabile risposta: Maestro, sulla tua parola getterò le reti! Ed ecco il conferimento della missione: 'Non temere! D'ora in poi sarai pescatore di uominì (Lc 5, 1 11)".
(Benedetto XVI nell'Omelia dell'inizio di Pontificato:
http://www.avvenireonline.it/papa/Extra/Le...ie/20050424.htm )