
Originariamente Scritto da
diesirae
CONCELEBRAZIONE
Auspicata da vari Padri conciliari durante il Vaticano II viene all’inizio permessa in alcune circostanze, poi in più occasioni ed ora, come tutti vediamo, è prassi consolidata. Prima della riforma liturgica era permessa solo in due casi: S. Messa in cui era ordinato il sacerdote e S. Messa in cui era consacrato il vescovo.
Non voglio dibattere sul fatto che i progressisti considerino “di poco valore” le Messe private (sine populo) o sul fatto che per loro la solennità e l’importanza di una Messa è proporzionale al numero di concelebranti e di fedeli presenti, vorrei chiedere ai forumisti alcune cose e metterne in risalto altre:
1. Ho interpellato vari sacerdoti che mi hanno dato risposte vaghe o discordanti: i concelebranti devono associarsi all’intenzione del celebrante principale o possono offrire il Santo Sacrificio per le altre loro intenzioni? Alla fin fine una Messa con N concelebranti è uguale a N Messe?
2. Se la celebrazione individuale (tante Messe private) mette in risalto l’unicità del Sacerdote-Vittima-Cristo la concelebrazione fa risaltare l’unicità del sacrificio redentore, ma quali i pregi dell’una e dell’altra soluzione?
3. Un anziano sacerdote una volta mi disse che la concelebrazione è un rischio: infatti se uno dei concelebranti pronuncia le parole della consacrazione più in fretta degli altri, gli altri non consacrano, cioè non hanno celebrato.
4. Altri sacerdoti (pochi) mi hanno detto che la concelebrazione può aver senso solo se il celebrante principale è il Papa o il proprio Vescovo (sul perché non saprei).
5. Parecchi sacerdoti mi hanno espresso il loro disappunto per aver dovuto concelebrare in tedesco a Colonia alla Messa finale della GMG: alcuni hanno cercato di seguire il testo tedesco pur non conoscendo questa lingua, altri hanno detto le parole in italiano, altri in latino, quasi nessuno vedeva l’altare… che casino! Nel settore un cui ero io un prete ha concelebrato in mezzo al suo gruppo di giovani, eravamo distanti dall’altare almeno 1 km in linea d’aria, si vedeva solo il “fungo” che copriva l’altare. Si può parlare di valida concelebrazione in questo caso?

:blink:
6. Esiste una bibliografia su questo argomento e come la si può reperire? Per esempio ho sentito parlare di un libro di Klaus Gamber ma non saprei dove trovarlo…
Penso di aver dato un bel numero di questioni su cui pensare. Grazie a chi risponde! :lol: