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Discussione: Enzo Bianchi e la Comunità di Bose

  1. #1021
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    Citazione Originariamente Scritto da Servus Servorum Visualizza Messaggio
    Onestamente in queste righe non leggo da nessuna parte che sia in atto un'allontanamento di Cencini. C'è un'attacco, neanche troppo velato, sul suo operato ma non si parla di allontanamento!
    Sta facendo un gran mischione questo pomeriggio tra varie fonti che leggo ahah
    Riccardo Larini alla domanda di un utente oggi ha scritto questo:
    «Quello che so per certo è che l'ipotesi Cellole è stata discussa per mesi dietro le quinte, quindi approvata da Parolin e da Enzo, ma quando si è giunti a definire i dettagli, sono state inserite una serie di clausole che l'hanno resa improponibile: 1) invece di un comodato perpetuo o a scadenza lunga, è stato scritto che l'economo di Bose (che è la persona forse più ostile in assoluto a Bianchi) avrebbe avuto facoltà in qualsiasi momento, senza spiegazioni, di revocare il comodato, 2) dal comodato venivano esclusi i terreni, impedendo in tal modo la coltivazione dei campi per il sostentamento, 3) contrariamente agli accordi tra Segreteria di Stato ed Enzo, si è tentato di togliere i diritti di partecipazione al capitolo a chi si fosse unito a Enzo, anche se con il consenso del priore, 4) oltre a negare l'uso del nome di Bose, a chi fosse andato a Cellole si imponeva di non poter dire di fare vita monastica, ma di essere lì solo per accudire Enzo Bianchi. A fronte di tutto questo, Enzo ha comunicato per iscritto il 4 febbraio che non poteva accettare queste condizioni, e si è appellato al Papa. I comunicati della comunità che spiegavano il suo imminente trasferimento a Cellole sono successivi a questa data, e non menzionano in alcun modo né il rifiuto già avvenuto da parte di Enzo, né il suo ulteriore essersi appellato. A quanto pare, e malgrado il nuovo, triste comunicato odierno, il Papa sta cercando soluzioni più consone alla pace e alla riconciliazione (sicuramente molto lontane nel tempo) rispetto alla completa umiliazione di una parte. Da molte fonti parrebbe davvero che si sia vicini a una svolta. Non ne conosco i contenuti, ovviamente».

    Da queste parole, secondo me molto attendibili e sicuramente più di quelle di Melloni, emerge che Enzo Bianchi non ha sic et simpliciter rifiutato di obbedire al decreto, ma che il problema rimane l'applicabilità dell'ordine rispetto alle sue condizioni di salute attuali. La negoziazione è su aspetti pratici del suo allontanamento.
    A ogni modo, cari compagni di discussione, l'appello di Enzo Bianchi al papa può aver senso solo supponendo che il decreto non sia farina del sacco del pontefice. Se Enzo Bianchi inoltra quest'appello a Francesco è perché SA che le cose stanno come finora ho supposto io.

    P.S. L'economo è il monaco Guido Dotti, un veterano della comunità.

  2. #1022
    Cronista di CR L'avatar di Carpense
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    Troppi, in questi ultimi contributi, hanno citato in modo scorretto il Papa che volle l’inchiesta su San Pio. Va ricordato che stiamo parlando di un santo amatissimo e grande : San Giovanni XXIII. ( unicuique suum ... ).
    Virtus ex Alto

  3. #1023
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    Citazione Originariamente Scritto da Gulliver... Visualizza Messaggio
    No, la mia idea non è quella.

    Io parto dall'unico fatto certo: il papa ha firmato la sentenza sulla base della rappresentazione di Bose fornitagli da Cencini.

    Dunque l'unica domanda che ha senso porsi a mio parere è: davvero Cencini ha fornito al papa (o alla Segreteria vaticana) un quadro realistico della situazione? Perché è evidente che se il papa avesse ricevuto da Cencini un quadro distorto, tanto distorto quanto dettagliato e partigiano, e tale da prospettare l'allontanamento di Enzo Bianchi come unica soluzione efficace a a migliorare il clima della comunità, allora il papa avrebbe avuto le sue ragioni per firmare il decreto.

    Fosse così, sarebbe perfettamente spiegabile che il papa, a distanza di quasi un anno dal decreto, dopo aver verificato l'assoluta idiozia di sanare i contrasti intestini a Bose esiliando il fondatore e persona più in vista della comunità, che solo danni ha arrecato a tutti gli attori in causa e nulla di buono ha prodotto, riprenda in mano il dossier e si faccia nuove domande.

    A questo punto, insomma, per rileggere gli eventi del 2020, mi chiederei pure: ma la nomina di Cencini, nei fatti, chi l'ha prodotta? Il papa in persona? Ne dubito fortemente.
    e se il Papa avesse ricevuto una relazione invece seria e oggettiva e proprio in ragione di queste notizie avesse firmato il decreto e avesse lui (il Papa) indicato come la soluzione l'allontanamento di Enzo Bianchi da Bose?
    Quid quaeritis viventem cum mortuis? (Lc 24, 5)

  4. #1024
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    Per chiudere l'off topic su San Pio, ricordo che la leggenda di Giovanni XXIII "persecutore" del Santo frate è stata smentita grazie a documenti e testimonianze raccolte nel libro di Stefano Campanella Obœdientia et pax. La vera storia di una falsa persecuzione, pubblicato nel 2011 dalle Edizioni Voce di Padre Pio di San Giovanni Rotondo in collaborazione con la Libreria Editrice Vaticana:
    https://www.teleradiopadrepio.it/la-...i-e-padre-pio/
    «Ego sum resurrectio et vita.
    Qui credit in me, etsi mortuus fuerit, vivet».
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  5. #1025
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    Citazione Originariamente Scritto da Gulliver... Visualizza Messaggio
    Sta facendo un gran mischione questo pomeriggio tra varie fonti che leggo ahah
    Riccardo Larini alla domanda di un utente oggi ha scritto questo:
    «Quello che so per certo è che l'ipotesi Cellole è stata discussa per mesi dietro le quinte, quindi approvata da Parolin e da Enzo, ma quando si è giunti a definire i dettagli, sono state inserite una serie di clausole che l'hanno resa improponibile: 1) invece di un comodato perpetuo o a scadenza lunga, è stato scritto che l'economo di Bose (che è la persona forse più ostile in assoluto a Bianchi) avrebbe avuto facoltà in qualsiasi momento, senza spiegazioni, di revocare il comodato, 2) dal comodato venivano esclusi i terreni, impedendo in tal modo la coltivazione dei campi per il sostentamento, 3) contrariamente agli accordi tra Segreteria di Stato ed Enzo, si è tentato di togliere i diritti di partecipazione al capitolo a chi si fosse unito a Enzo, anche se con il consenso del priore, 4) oltre a negare l'uso del nome di Bose, a chi fosse andato a Cellole si imponeva di non poter dire di fare vita monastica, ma di essere lì solo per accudire Enzo Bianchi. A fronte di tutto questo, Enzo ha comunicato per iscritto il 4 febbraio che non poteva accettare queste condizioni, e si è appellato al Papa. I comunicati della comunità che spiegavano il suo imminente trasferimento a Cellole sono successivi a questa data, e non menzionano in alcun modo né il rifiuto già avvenuto da parte di Enzo, né il suo ulteriore essersi appellato. A quanto pare, e malgrado il nuovo, triste comunicato odierno, il Papa sta cercando soluzioni più consone alla pace e alla riconciliazione (sicuramente molto lontane nel tempo) rispetto alla completa umiliazione di una parte. Da molte fonti parrebbe davvero che si sia vicini a una svolta. Non ne conosco i contenuti, ovviamente».

    Da queste parole, secondo me molto attendibili e sicuramente più di quelle di Melloni, emerge che Enzo Bianchi non ha sic et simpliciter rifiutato di obbedire al decreto, ma che il problema rimane l'applicabilità dell'ordine rispetto alle sue condizioni di salute attuali. La negoziazione è su aspetti pratici del suo allontanamento.
    A ogni modo, cari compagni di discussione, l'appello di Enzo Bianchi al papa può aver senso solo supponendo che il decreto non sia farina del sacco del pontefice. Se Enzo Bianchi inoltra quest'appello a Francesco è perché SA che le cose stanno come finora ho supposto io.

    P.S. L'economo è il monaco Guido Dotti, un veterano della comunità.
    Questo farebbe pensare che fr. Enzo abbia aderito all'ordine del Papa ma che poi si sia opposto all'applicazione che ne è stata fatta perché andava contro gli accordi precedentemente raggiunti. Quindi si tratterebbe, se ho capito bene, non di una disobbedienza all'ordine del Papa ma di una disobbedienza contro delle regole inserite dopo e che non sarebbero né giuste nè coerenti con l'accordo fatto con la Segreteria di Stato.
    Andate in tutto il mondo ad annunziare il Vangelo.

  6. #1026
    CierRino
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    Citazione Originariamente Scritto da S.Stefano Visualizza Messaggio
    Questo farebbe pensare che fr. Enzo abbia aderito all'ordine del Papa ma che poi si sia opposto all'applicazione che ne è stata fatta perché andava contro gli accordi precedentemente raggiunti. Quindi si tratterebbe, se ho capito bene, non di una disobbedienza all'ordine del Papa ma di una disobbedienza contro delle regole inserite dopo e che non sarebbero né giuste nè coerenti con l'accordo fatto con la Segreteria di Stato.
    Si deve supporre che il Santo Padre abbia acconsentito al dispositivo che prevedeva l'allontanamento di fr Enzo Bianchi, come indicato dal Segretario di Stato, sulla scorta di quanto riportato dall'incaricato dell'inchiesta, allo scopo di comporre il conflitto d'autorità, lamentato dal Priore attualmente in carica.
    Un allontanamento, presentato come una soluzione volta a rasserenare il clima interno della Comunità e non certo a provocarne l'implosione.
    A cosa abbia consentito il Santo Padre, in realtà non è dato conoscere, perchè certamente non è sceso in dettagli attuativi, né tantomeno penso abbia lui stesso stabilito il luogo di quello che si configurerebbe come un vero e proprio esilio o "confino"..
    Neppure credo ad una volontà "punitiva" verso una persona a cui non sono mancati precedenti attestati di stima e riconoscimenti espliciti all'opera di ecumenismo svolta da quella comunità, che fr Enzo ha pensata, voluta, attuata e portata avanti per decenni.
    Fratel Enzo, ha espresso il desiderio di poter parlare personalmente col Santo Padre, in modo che anche la propria versione, possa aver quella presa d'atto che finora sembrerebbe mancante e, se questo aspetto potesse configurarsi come una violazione al diritto di difesa, che è diritto universale, e, se tale ascolto è stato impedito o ritenuto superfluo dalla commissione preposta all'accertamento, potrebbe eccome dar adito ad una rivalutazione di tutta la questione.

  7. #1027
    Fidei Depositum
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    Se devo essere sincero, mi sembra che molte cose ci siano ignote. Personalmente ritengo che, piuttosto che dare un giudizio di pancia (in fondo nessuno qui deve giudicare Enzo Bianchi o Bose, né per assolvere né per condannare), sia meglio attendere che la situazione si dipani. Quello che mi pare di intravedere è uno scontro tra visioni diverse della vita monastica (e, più in generale, cristiana). Niente di nuovo: l'unità interna della Chiesa è fratturata oramai da diversi decenni. E' un po' strano constatare come da quando tutti mettono il "dialogo" al primo posto, si stia perdendo la capacità di dialogare veramente.
    Solo un piccolo appunto: trovo abbastanza inquietante quello che sembra trasparire da alcune testimonianze: l'uso strumentale della psicologia. Ora, da diversi anni la psicologia è una delle scienze più coltivate all'interno della Chiesa e sta assumendo un ruolo sempre più invasivo. Non nego certo l'utilità di conoscerla e di utilizzarla, tuttavia - nelle mie peregrinazioni ecclesiali - mi sono trovato di fronte ad assolutizzazioni della psicologia, per cui ogni altra cosa (sia pure la divina Rivelazione) andava ad essa sottoposta. Trovo che questo psicologismo, questi eccessi siano dannosi, tanto più trattandosi di una scienza relativamente recente e i cui risultati sono talvolta discordanti secondo le scuole e le persone. Spiace quindi vedere come, forse anche a Bose, vi sia chi pensa di usare la psicologia come un'arma per colpire i propri avversari. Tanto più che questa pratica, purtroppo, è divenuta tristemente famosa nel Novecento come arma politica. Mi pare che questa tentazione riguardi un po' tutte le parti in causa e, tristemente, si stia diffondendo nella Chiesa: se qualcuno non è d'accordo con me, sembra che - per forza di cose - debba avere delle tare psicologiche. Perché parrebbe che la mia posizione sia normale, per cui se qualcuno discorda è perché qualcosa non gli funziona nella testa. Mentre, più semplicemente, è perché è un'altra persona.

  8. #1028
    CierRino
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    Citazione Originariamente Scritto da Fidei Depositum Visualizza Messaggio
    Se devo essere sincero, mi sembra che molte cose ci siano ignote. ..."""...Mi pare che questa tentazione riguardi un po' tutte le parti in causa e, tristemente, si stia diffondendo nella Chiesa: se qualcuno non è d'accordo con me, sembra che - per forza di cose - debba avere delle tare psicologiche. Perché parrebbe che la mia posizione sia normale, per cui se qualcuno discorda è perché qualcosa non gli funziona nella testa. Mentre, più semplicemente, è perché è un'altra persona.
    Caro Fidei, noto che non sei entrato nel merito, in virtù proprio della tua affermazione iniziale; infatti è del tutto vero che molte cose ci sono ignote.

    Apprezzo quindi il tuo evitare quei sillogismi che paiono più basati su deduzioni di natura burocratica, che non sulla realtà di una vicenda, ben lontana dal dirsi conclusa, e che il Santo Padre potrebbe decidere di risolvere, indipendentemente da ciò che sembrerebbe già deciso, ma che è immodificabile, è vero, da qualsivoglia altra autorità, tranne ovviamente la sua, che non è per sua natura, costretta da null'altro che da se stessa ed a se stessa deve render ragione.

    La tua chiusa poi, è, se me lo consenti, una piccola oasi di sensatezza, in una aridità che vorrebbe costringere le relazioni umane all'interno di statistiche e dispositivi.

  9. #1029
    Nathaniel
    visitatore
    Stando al Corriere Enzo Bianchi lascia Bose, adempiendo così a quanto richiesto dalla Santa Sede.

    https://www.corriere.it/cronache/21_...24b307d7.shtml

  10. #1030
    CierRino
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    Citazione Originariamente Scritto da Nathaniel Visualizza Messaggio
    Stando al Corriere Enzo Bianchi lascia Bose, adempiendo così a quanto richiesto dalla Santa Sede.

    https://www.corriere.it/cronache/21_...24b307d7.shtml
    Se l'articolo è vero, o meglio, se è vera la notizia e non c'è motivo di dubitarne, almeno a quel che riporta il Corriere, fr Enzo si sta rivelando più frate di quanto molti suoi detrattori, abbiano indebitamente negato.
    Ti ringrazio Nathaniel, per averlo postato, perchè oltretutto ne ho è condiviso il commento e la chiusa:

    "...Non è scritto da nessuna parte che le cose belle come Bose possano durare per sempre."

    E' vero, ma dalla fine di una cosa bella, può rinascerne una ancora migliore, " se il chicco di grano non muore, rimane solo, se invece..."

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